I Problemi della Pedagogia
Secondo Semestre 2013
Sommario
Gianluca Giachery
Il saggio, richiamandosi alla tradizione della teoria critica della società, intende porre in evidenza l’attualità delle riflessioni dei francofortesi. Di particolare interesse, ai fini dell’analisi delle pratiche educative, risultano essere alcune tematiche, quali autonomia, costruzione delle soggettività e socializzazione. A partire da Horkheimer e Adorno, per arrivare ai più recenti contributi di Habermas e Honneth, tali autori hanno posto come ineludibile, per la riflessione pedagogica, il rapporto conflittuale tra la soggettività e il contesto socio-istituzionale. In tal senso, emerge anche la problematicità, nella relazione educativa, tra coercizione e autonomia, tra violenza e autorità, tra spinta al cambiamento e richiesta sociale di adattamento, intese come fondamentali risorse per lo sviluppo e la formazione del carattere individuale.
The essay, invoking the tradition of the critical theory of society, intends to highlight the modernity of Frankfurt School’s reflections. Of particular interest, in the analysis of educational practices, are some themes, such as autonomy, building subjectivities and socialization. Starting from Horkheimer and Adorno, to reach the latest Habermas’ and Honneth’s contributions, these Authors have defined the conflictual relationship between subjectivity and socio-institutional context as something essential for the pedagogical reflection. In this sense, it also emerges the questionability, within the educational relationship, between coercion and autonomy, between violence and authority, between push for change and social request for adaptation, intended as fundamental resources for individual character development and formation.
Giovanni U. Cavallera
Durante il regno di Costantino VII Porfirogenito si è assistito a un rinnovato interesse verso il mondo dell’educazione. Attraverso le agiografie e un prezioso epistolario di un docente dell’epoca il saggio ricostruisce un quadro dell’educazione secondaria del tempo e mostra quale fosse l’attenzione imperiale riguardo le questioni educative, nell’alveo di una civiltà che riuscì ad armonizzare la sapienza antica con la Religione Cristiana.
During the reign of Constantine VII Porphyrogenitus a renewed interest in the world of education was witnessed. Through the hagiographies and a rare collection of letters of a teacher of the time, the essay reconstructs a picture of secondary education of the period and shows the imperial interest regarding educational matters, in a civilization that was able to harmonize the ancient wisdom with the Christian religion.
Cesare Coppari
Sorta per rispondere a particolari e specifiche esigenze dell’istruzione tecnica, che non si può dire godesse di grande considerazione nel mondo pedagogico, la rivista ottenne un largo consenso in Italia e molto contribuì, con le sue iniziative, a richiamare l’attenzione sui problemi didattici di questo importante settore della scuola secondaria, di cui rivendicò la pari dignità culturale nei confronti della scuola classica.
The review came into being in order to meet the specific demands of technical schools, which were not given much consideration in the educational world. It met with wide approval in Italy and its initiatives greatly helped to draw attention to the didactic problems of this important sector in secondary education, claiming a social status for this type of school equal to that enjoyed by classical secondary schools.
Gemma Errico
Affinché la scuola non sia «soltanto un altro mattone nel muro», affinché essa costituisca un fattore di sviluppo positivo, occorre in primo luogo che essa si erga a strumento di comprensione, favorendo la costruzione di uno spazio che consenta la libera espressione e la soddisfazione dei bisogni degli alunni, nonché la realizzazione delle loro potenzialità; uno spazio in cui poter instaurare un’intensa comunicazione e una buona relazione maestro-allievo, basata sulla fiducia e sull’apertura all’altro. La creazione di uno spazio comunicativo in un ambiente favorevole e facilitante, in cui l’insegnante si sforzi di percepire e accettare l’allievo, è una condicio sine qua non per un pieno ed equilibrato sviluppo della personalità dell’alunno. La missione educativa consiste sostanzialmente nell’ascoltare, nel rispettare e nel comprendere gli allievi, nel comprendere la loro complessa realtà affettiva; consiste nel permettere loro di soddisfare i propri bisogni, punto di partenza del processo educativo, di coltivare i propri interessi e di pensare liberamente. In secondo luogo, al fine di rivoluzionare la funzione della scuola, occorre trasformarla in una comunità cooperativa, in un luogo di cooperazione, componente essenziale dell’atto educativo. Bisogna educare alla cooperazione a partire dalla prima infanzia, quando il soggetto è più ricettivo, al fine di favorire l’interiorizzazione di comportamenti cooperativi. L’esempio di Freinet e di Korczak dimostra che lo sviluppo di valori condivisi e di atteggiamenti cooperativi, attraverso la costruzione di abitudini alla vita collettiva, può trasformare la scuola in un ambiente educativo democratico in grado di assicurare uguali opportunità di apprendimento e di relazione. In appendice sono riportati alcuni studi sulla cooperazione compiuti nell’ambito della psicologia storico-culturale. Come emerge dalle ricerche condotte da Vygotskij, il lavoro cooperativo, favorendo il dialogo e l’interazione tra i bambini, permette e facilita l’attivazione di complesse funzioni cognitive. Ne deriva che l’interazione sociale costituisce un elemento essenziale per l’apprendimento. Concludendo, affinché la scuola assolva una funzione positiva, è necessario che si instauri in essa un clima all’insegna della comprensione e della cooperazione.
So that the school is not «just another brick in the wall», so that it constitutes a positive factor of development, it firstly must become a tool for comprehension, promoting the construction of a space that allows the free expression and satisfaction of pupils’ needs, as well as the realization of their potential; a space in which to establish an intense communication and a good teacher-pupil relationship, based on trust and openness to the other. The creation of a communicative space in a positive and facilitating environment, in which the teacher strives to perceive and accept the pupil, is a condicio sine qua non for a full and balanced development of pupil personality. The educational mission is substantially to listen to pupils, to respect them, to understand them, to understand their complex affective reality; it’s to enable pupils to satisfy their own needs, starting point of educational process, to cultivate their interests and to think freely. Secondly, in order to revolutionize school’s function, it’s necessary to transform the school into a cooperative community, into a place of cooperation, an essential component of the educational act. It’s necessary to educate to cooperation since early childhood, when the individual is most receptive, in order to promote the internalization of cooperative behaviours. The example of Freinet and Korczak shows that the development of shared values and cooperative attitudes, through the construction of collective life habits, can transform the school into a democratic educational environment able to ensure equal opportunities for learning and relationship. In addendum are reported some studies about cooperation conducted in the area of historical-cultural psychology. As shown by Vigotskij’s researches, cooperative work, promoting dialogue and interaction among children, enables and facilitates the activation of complex cognitive functions. So social interaction is an essential factor for learning. In conclusion, so that the school fulfils a positive function, it’s necessary to create a climate characterized by comprehension and cooperation.
Raffaella C. Strongoli
Nell’opera di formazione diffusa compiuta, dal 1910 al secondo dopoguerra, in Italia dall’Associazione Nazionale per gli Interessi del Mezzogiorno d’Italia, si individua un punto d’osservazione privilegiato per la traduzione in atto di un modello di sviluppo che guarda con fiducia alla pratica educativa d’istruzione come strumento di crescita personale e collettiva, di rigenerazione del tessuto economico e sociale. Il testo rivisita l’azione compiuta da un gruppo di intellettuali che, tra iniziativa privata ed intervento pubblico, seppe essere volano di progresso sociale, civile ed economico, ergendosi al grado di importante interprete di un processo di promozione e di espansione culturale anche attraverso significativi interventi sul terreno scolastico e dell’istruzione.
From the beginning of the XXth century until the Fifties, there was a nationwide educational activity supervised and overseen by the “National Association for the Southern Italy’s Interests”. Starting from the training action fulfilled by the association, it is possible to elicit a privileged point of view for the establishment of a developing model that may consider not only the educational practice as a personal and collective growth, but also the economic and social texture’s regeneration. The group of intellectuals members of the National Association had the merit to promote a social, civil and economic progress. The text at issue highlights this action, at first generated by a private initiative, but that later received some public funds. In conclusion, thanks to some meaningful actions on the educational field run by this group of intellectuals, a process of cultural promotion and expansion was established.
Franco Blezza, Grazia Angeloni
L’interlocuzione pedagogica è una tecnica specifica di pratica professionale in forma di dialogo che abbiamo usato per supportare le coppie e le famiglie. Il saggio offre una panoramica della ampia e comprensiva casistica che abbiamo affrontato, fornendo un rendiconto che riteniamo significativo del ruolo e della funzione del pedagogista professionale.
The pedagogical interlocution is a specific technique of professional practice in the form of dialogue that we used to support couples and families. The essay is an overview of the broader and more comprehensive case studies we dealt with, providing an account that we think significant for the professional pedagogist’s role and function.
Francesca Romana Nocchi
Il saggio intende ripercorrere le fasi che hanno condotto alla terza edizione in italiano del Poema pedagogico, evidenziando la forte componente sperimentale e filologica che ha caratterizzato il lavoro del curatore Nicola Siciliani de Cumis. Il libro, vera opera di un collettivo, ha comportato diverse indagini di ambito culturologico, approfondimenti di carattere linguistico ed ideologico che hanno permesso un avvicinamento progressivo al pensiero autentico di A. S. Makarenko. Per questo si può parlare, a diritto, di una doppia traduzione, quella del testo e quella di un metodo pedagogico che N. Siciliani de Cumis ha riattualizzato in un contesto storico-sociale del tutto diverso.
The essay aims to retrace the steps that led to the third Italian edition of the Pedagogical Poem, underlining the strong experimental and philological component that distinguishes the intensive work performed by the Editor, Prof. Nicola Siciliani de Cumis. This volume, the result of real teamwork, implied challenging culturalogical research and linguistic and ideological insights that allowed a progressive development towards Makarenko’s true thought. Therefore, it is right to speak of a double translation, that of a text and of a teaching method, which N. Siciliani de Cumis has brought to the present day in a completely different socio-historical context.
Vincenzo Orsomarso
Il testo che segue raccoglie quanto esposto dall’autore nel corso della prova didattica prevista per la valutazione comparativa a professore universitario di ruolo per il settore scientifico disciplinare di Pedagogia Generale e Sociale. L’intervento, che assume ad oggetto la politica considerata da Antonio Labriola in termini di opera pedagogica, non ha assolutamente la pretesa di rappresentare un qualche modello di didattica universitaria ma vuole essere solo un contributo sull’attualità/inattualità di un classico della pedagogia; in più una riflessione su ciò che può precedere e accompagnare un corso di lezioni, indicando accorgimenti e procedure utili ad una didattica della ricerca in ambito universitario.
The following text collects what the author stated during the educational test for the comparative assessment to become professor for the scientific sector of General and Social Pedagogy. The address, that assumes politics regarded as a pedagogical work by Antonio Labriola as a purpose, makes no pretence to represent any model of university didactics but it wants to be just a help on the up-to-dateness or outdateness of a classic of Pedagogy; moreover it makes an observation about what can precede and go with a course, suggesting tactics and procedures useful for a university research didactics.
Hanno collaborato a questo numero de «I Problemi della Pedagogia»:
G. ANGELONI, F. BLEZZA, C. CAPPA, G. U. CAVALLERA, H. A. CAVALLERA, C. COPPARI, G. ERRICO, G. GIACHERY, F. R. NOCCHI, V. ORSOMARSO, F. PIZZI, R. C. STRONGOLI, E. ZIZIOLI