I Problemi della Pedagogia

Primo Semestre 2014
Sommario

Giovanni U. Cavallera

Il saggio illustra un particolare momento dell’editoria scolastica nel periodo successivo all’Unità d’Italia, ovvero gli sviluppi e l’articolazione del manuale di filosofia per i licei come venne a svilupparsi con le prime leggi dello Stato unitario. La rivisitazione dei programmi scolastici avvenne in concomitanza con l’affermazione del pensiero positivista in Italia. Il Positivismo, tuttavia non monopolizzò l’articolazione dei manuali che mostrano una varietà di indirizzi speculativi, come si evince dalla comparazione di alcuni tra i più diffusi all’epoca.

The essay discusses a particular moment in educational publishing in the period following the unification of Italy, namely the development and articulation of the philosophy’s textbook for high schools as it was developed by the first laws of the unitary State. The revision of the curriculum was in conjunction with the rise of positivist thought in Italy. Positivism, however, did not monopolize the articulation of textbooks, that show a variety of speculative addresses, as is clear from a comparison of some of the most popular at the time.

Gemma Errico

Il presente articolo intende sottolineare la necessità di promuovere un’educazione in grado di sviluppare la capacità espressivo-creativa dei bambini, al fine di favorire le loro tendenze spontanee, costituenti il motore di qualsiasi processo educativo. Tale educazione, volta a valorizzare le infantili manifestazioni creative, presuppone l’attuazione del tâtonnement sperimentale, processo naturale di adattamento-apprendimento, attraverso cui il bambino acquisisce e perfeziona naturalmente svariate abilità. Sul tâtonnement, ovvero sulla ricerca e sulla scoperta, si fonda il metodo naturale di insegnamento-apprendimento promosso da Freinet. Tale metodo, favorendo l’originalità del fanciullo, conservando il suo dinamismo e coltivando la sua innata curiosità, contribuisce a innescare un clima favorevole alla libera creazione. Il metodo naturale freinetiano può essere applicato non soltanto alla scrittura, alla lettura e al disegno, ma anche alla musica, le cui potenzialità come strumento di libera espressione sono qui evidenziate. Come nel caso della scrittura e della lettura, la creazione musicale deve rispondere al bisogno naturale del bambino di comunicare un messaggio personale. Pertanto, affinché si possa attuare un insegnamento naturale della musica, occorre sperimentare un metodo che parta dall’espressione musicale libera, permettendo al bambino di compiere le proprie esperienze tâtonnées.

This paper aims to underline the necessity of promoting an education that develops children’s creative-expressive ability, in order to foster their spontaneous tendencies, which constitute the driving force of any educational process. This education, which aims at enhancing children’s creative expressions, requires the implementation of the experimental tâtonnement, natural process of adaptation-learning, through which the child naturally learns and improves several skills. The natural method of teaching-learning promoted by Freinet is based on tâtonnement, or rather on research and discovery. This method, favoring the originality of the child, preserving his dynamism and cultivating his innate curiosity, contributes to trigger a favorable climate for free creation. The natural method of teaching can be applied not only to writing, reading and drawing, but also to music, whose potentialities as a tool of free expression are highlighted here. Such as in the case of writing and reading, music creation has to respond to child’s natural need to communicate a personal message. Therefore, so that we can implement a natural teaching of music, we must test a method that starts from free music expression, allowing the child to make his tâtonnées experiences.

Marinella Muscarà, Roberta Messina

Il contributo illustra i risultati di uno studio esplorativo riguardante la motivazione all’esercizio della professione docente e la percezione dell’importanza delle competenze psico-pedagogiche e didattiche della professionalità docente tra gli aspiranti insegnanti che frequentano i percorsi abilitanti speciali. Presenta, inoltre, gli esiti della validazione dello strumento appositamente creato e somministrato ai 364 corsisti frequentanti il PAS.

This contribution presents the results of an exploratory study regarding the reasons which induce people to enter the teaching profession and the perception of the importance of didactic and psycho-pedagogical competencies. It also presents the results of the validation of a scale created and administered to 364 temporary teachers engaged in training courses leading to a qualification (PAS).

Elena Madrussan, Franco Cambi, Hervè A. Cavallera, Stefano Calvetto, Renata Fadda, Giuseppe Spadafora, Ignazio Volpicelli

La rivista “I Problemi della Pedagogia” ricorda la personalità e l’opera del pedagogista ligure Antonio Erbetta attraverso una serie di saggi di colleghi, amici ed allievi che lo hanno conosciuto ed apprezzato. I contributi pubblicati, senza certamente presumere di voler tracciare un bilancio della sua complessa attività di studioso impegnato su molteplici fronti, costituiscono in ogni caso utili prospettive per un approccio al suo pensiero con riferimento ai contesti culturali in cui esso si è sviluppato.

“I Problemi della Pedagogia” commemorates the personality and work of the ligurian philosopher of education Antonio Erbetta through a series of essays by colleagues, friends and students who knew and appreciated him. The contributions published, without of course claiming to draw a balance of its complex activities as a thinker engaged on multiple fronts, in any case offer useful perspectives to approach his thought with reference to the cultural contexts in which it developed.

Hanno collaborato a questo numero de «I Problemi della Pedagogia»:
L. BELLATALLA, S. CALVETTO, F. CAMBI, C. CAPPA, G.U. CAVALLERA, H.A. CAVALLERA, G. ERRICO, R. FADDA, E. MADRUSSAN, R. MESSINA, M. MUSCARÀ, G. SPADAFORA, I. VOLPICELLI